Nella mia vita c’è sempre stato il Napoli, in famiglia lo seguivano tutti. La mia “prima” al San Paolo fu uno 0-0 nei primi anni Settanta, senza tiri in porta
È sempre stato parte integrante della mia vita
Il mio “giorno all’improvviso” in realtà non è un giorno ma è un momento, quello in cui ho aperto gli occhi.
È così, non ho mai dovuto fare una scelta, né ho dovuto innamorarmi; sono nato innamorato! Nella nostra famiglia si seguiva il calcio, si tifava per il Napoli e si andava tutte le domeniche allo stadio. Dal primo giorno mi sono trovato immerso in una vita nella quale c’era il Napoli, ne era una parte integrante, immutabile ed indiscutibile. E da allora sono rimasto innamorato fedelmente, senza tentazioni, cedimenti né pentimenti (il tradimento non è previsto proprio!).
L’esordio fu un orribile Napoli-Cesena 0-0
Ho 53 anni, i miei ricordi tornano ai primissimi anni 70, forse la mia prima partita al San Paolo fu un Napoli Cesena 0-0, orribile e senza un tiro in porta anche perché il nostro attacco era formato da Macchi e Mariani (!). Sono abbonato da allora, prima con mio padre, mio fratello ed i miei zii; ora, che la generazione che ci ha trasmesso questo amore è costretta dagli anni a seguire le partite da casa, con mio fratello, le mie figlie, i miei nipoti e molti amici nati innamorati come me.
Siamo sempre stati insieme al Napoli in casa e molte volte in trasferta, nei pochi ma indimenticabili successi come nelle tante stagioni anonime o in quelle disastrose; ma non mi è mai importato troppo, c’era sempre ed in ogni caso una maglia azzurra sul campo per la quale soffrire, gioire, emozionarsi, che mi rappresentava e mi apparteneva, che era me.
Ne è sempre valsa la pena, sarà così anche in futuro.
Chi volesse raccontare il proprio giorno all’improvviso, può scrivere a redazione@ilnapolista.it