I Reds si impongono 2-1 all’Etihad. Decisivo un gol ingiustamente annullato a Sané sull’1-0 per il City. Guardiola, espulso, è il grande sconfitto della serata
Dieci anni dopo
Dieci anni dopo, il Liverpool torna in semifinale di Champions League. Allora, il condottiero fu Rafa Benitez che in quattro anni conquistò una Champions, una finale e appunto una semifinale. Oggi il condottiero si chiama Jurgen Klopp. I Reds hanno trovato l’allenatore che cercavano. Il profeta del calcio heavy metal ha sconfitto Pep Guardiola il signore del tiqui taca, l’allenatore che ha dominato la Premier League e che quest’anno ha impressionato col suo Manchester City. City che però è arrivato boccheggiante nel momento clou della stagione. E saluta la Champions dopo aver dato spettacolo.
L’errore dell’arbitro
Il Liverpool ha vinto 2-1 anche all’Etihad Stadium, dopo aver dominato 3-0 ad Anfield. Va però detto che i Citizens hanno pagato l’arbitraggio infelice dello spagnolo Mateu che ha indirizzato la nel momento in cui ha negato il gol del 2-0 a Sané. Si era alla fine del primo tempo, col City in vantaggio per 1-0. Un rimpallo sui piedi di Milner diventa un assist per il tedesco che, senza più Loris Karius in porta, appoggia il pallone in rete. Sarebbe stato il 2-0 al 45esimo. L’arbitro ha visto un tocco di un giocatore del City, tocco che avrebbe messo Sané in fuorigioco. Tanto veementi quanto inutili le proteste di Guardiola che viene espulso. Il City è andato in vantaggio al secondo minuto con Gabriel Jesus su assist di Sterling. E ha poi colpito un palo con Bernardo Silva sull’1-0.
Poi, nella ripresa, prima il pareggio di Salah e poi il vantaggio di Firmino. Guardiola esce dalla Champions, proprio come il suo Barcellona annichilito dalla Roma.