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Faccio il tifo per il Napoli, e ieri sera ho esultato con mio figlio romanista all’Olimpico

Riportiamo la prima parte di un pezzo del Corriere della Sera, una splendida storia di amore padre figlio incrociato sull’asse Roma-Barcellona-Napoli.

Faccio il tifo per il Napoli, e ieri sera ho esultato con mio figlio romanista all’Olimpico

L’articolo del Corsera

La storia di Gianluca Abate riconcilia con il calcio, con lo sport, con l’amore. Il giornalista ha pubblicato un pezzo sull’edizione online del Corriere della Sera in cui racconta la sua Roma-Barcellona. Una partita storica vissuta in una condizione particolare: da padre, con un figlio romanista di sette anni. Solo che questo padre vive una incrollabile fede per il Napoli.

È la storia di una consolazione preventiva che poi diventa esaltazione, pathos, gioia condivisa. Sotto, alleghiamo la prima parte del pezzo. Potete leggere l’articolo completo a questo link.

Era iniziata una settimana fa con «noi» e «voi». Dove noi, cioè io, sono i tifosi del Napoli. Voi, cioè mio figlio di 7 anni, gli insopportabili romanisti (e sì, chiaramente ho fallito qualcosa nel metodo educativo). Avevo quasi sperato che quel 4-1 lo facesse rinsavire, gli ho spiegato che tifare Roma è una vita di maiunagioia. Ho anche provato a dirgli che, visto il risultato, forse allo stadio era inutile andarci, che si sarebbe dispiaciuto a vedere il Barcellona segnare tre o quattro gol alla Roma. Niente, ha resistito come il miglior Koulibaly: «Pazienza, almeno vedo giocare Messi da vicino. Andiamo». E così siamo arrivati a ieri. Dove eravamo ancora noi e voi, ma qualcosa è iniziato a cambiare sul vialone che porta all’Olimpico. Con lui che ripeteva «non ce la faremo mai», e io quasi costretto dal dovere di padre a spiegargli che nel calcio come nella vita non si parte mai sconfitti, che tutto è possibile, che loro ci dovevano credere perché la rimonta sarebbe stata stupenda.

È stata la prima crepa.

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