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Il San Paolo spinge il Napoli a meno quattro dalla Juventus

Il pareggio del Crotone incendia lo stadio e il Napoli che rimonta l’Udinese in sei minuti. Finisce 4-2. Sarri fa turn over e le forze fresche fanno bene alla squadra

Il San Paolo spinge il Napoli a meno quattro dalla Juventus

Napoli-Udinese 4-2

Non è un campionato per deboli di cuore. Altri novanta minuti incredibili al San Paolo (44mila spettatori stasera). Il Napoli supera l’Udinese 4-2 al termine di una partita emozionante, dopo essere stato in svantaggio per due volte. Poi, è la notizia del pareggio del Crotone contro la Juventus a incendiare il San Paolo e di conseguenza il Napoli. Sarri ha già tolto Hamsik e ha inserito Mertens. Si gioca il tutto per tutto, non ci sono più calcoli da fare. Siamo al 64esimo. Sei minuti in cui il pubblico sospinge la squadra e i due palloni verso la porta di Bizzarri. L’Udinese, che fin lì stava disputando un’ottima partita, viene travolta. Prima pareggia Albiol con un superbo colpo di testa su angolo di Callejon. E poi ci pensa Arkadiusz Milik ad appoggiare in rete una corta respinta del portiere su tiro di Callejon.

È il 70esimo minuto, il San Paolo è in delirio. A questo punto il Napoli è a meno quattro dal Juventus e il campionato è ufficialmente riaperto. C’è tempo anche per il quarto gol, di Tonelli. Il primo, il gol dell’1-1, lo ha segnato Insigne con una magia. La partita si chiude con uno stadio che intona la canzone: “Sarò con te, tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”. E dobbiamo dire grazie al Crotone di Walter Zenga che, come la Spal, toglie due punti importantissimi alla Juventus di Allegri.

La tattica conta poco

È difficile inquadrare tecnicamente e tatticamente le partite a questo punto della stagione. Sono match che vengono vinti esclusivamente con l’energie mentali e la forza della disperazione. Il Napoli di Sarri ha dimostrato di avere ancora energie, di crederci. Così è riuscito a ribaltare una situazione che al 60esimo sembrava disperata. L’Udinese stava vincendo al San Paolo per 2-1 con gol di Jankto e Ingelsson, e soprattutto il Napoli sembrava in balia dell’avversario. Poi, tutto è cambiato. E a dare la scossa è stata l’incredibile di rovesciata di Simy che a Crotone ha cambiato la partita.

Sarri stavolta fa turn over, sceglie di affidarsi a forze fresche. E fa benissimo.  Non solo il cambio forzato di Tonelli al posto dello squalificato Koulibaly, ma anche tre cambi per scelta tecnica: Zielinski e Diawara al posto di Allan e Jorginho e infine Milik per Mertens stanco e anche diffidato.

Il Napoli parte forte

Il Napoli parte forte e sembra essersi lasciato alle spalle le tossine di questo periodo. Gli azzurri producono accelerazioni che sembrano poter fare e fatte la difesa dell’Udinese. Un quarto d’ora durante il quale Bizzarri compie una bella parata su tiro da fuori di Hamsik, poi si distende su Insigne che incrocia in area un cross arretrato di Zielinski e poi l’Udinese riesce a respingere un tiro di Insigne in area. Il forcing finisce qui. L’Udinese comincia a prendere campo, mette in mostra Balic un bel giocatorino che corre a tutto campo, pressa e sa cosa fare col pallone. In avanti, Jankto e Perica non toccano molti palloni ma pressano e provano a impedire al Napoli di partire palla a terra.

Napoli-Udinese

Il Napoli va a intermittenza. E l’Udinese ne approfitta e va addirittura in vantaggio al 41esimo. L’azione nasce da una respinta della difesa azzurra sui piedi Perica che taglia il campo, appoggia a Barak il cui traversone attraversa l’area del Napoli e viene raccolto da Jankto – sul filo del fuorigioco – sul secondo palo. La decisione del Var farà discutere. Calano le tenebre sul San Paolo che sembra rivivere l’incubo di sette anni quando proprio l’Udinese spezzò il sogno scudetto del Napoli di Mazzarri che era a tre punti dal Milan. Allora per l’Udinese segnarono Inler e Denis.

Ci pensano Zielinski e soprattutto Insigne a scacciare i fantasmi di quel 17 aprile. Il polacco porta palla, anche lui attraversa il campo e appoggia al limite dell’area a Insigne che compie un gesto tecnico d’alta scuola: spalle alla porta disegna un semicerchio allungandosi la palla al primo tocco (alla Kakà), entra in area e appoggia rasoterra sul secondo palo: impossibile per Bizzarri.

Il secondo tempo è degno di un film giallo. Il Napoli ha il grande merito di crederci sempre, e la ribalta con relativa facilità. Finisce con due punti recuperati sulla Juventus. E domenica si va allo Stadium per la partita della vita.

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