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Brutta Italia, vince l’Uruguay 1-0

Sorpresa dal fulmineo gol del piccolo centravanti Fernandez che, a centro-area, sul cross di Caceres, batte Buffon di piatto con tre difensori azzurri immobili, l’Italia di Prandelli, all’ultimo impegno della stagione, fallisce la rincorsa all’Uruguay (0-1) nell’amichevole di Roma.

Terza sconfitta per Prandelli dopo lo 0-1 all’esordio con la Costa d’Avorio a Londra nell’agosto 2010 e lo 0-2 dall’Eire di Trapattoni nel giugno scorso.

Tre sconfitte in gare amichevoli. Ma bilancio largamente positivo per Prandelli: 11 vittorie in 18 incontri, con una delle difese meno battute, e la qualificazione al prossimo Europeo conquistata in anticipo.

L’Uruguay, campione del Sudamerica, è stato complessivamente superiore: maggiore personalità di squadra, astuzie e grinta, dominio del centrocampo per qualità di palleggio e movimenti continui.

Qui l’Italia ha fallito col gioco monotono di Pirlo, vertice basso, l’iniziativa ridotta di De Rossi, il movimento non sempre puntuale di Marchisio e l’evanescenza di Montolivo, vertice alto, ormai una costante.

La manovra azzurra è stata sempre lenta e prevedibile. Molti i cross e i lanci che non hanno mai sorpreso la difesa sudamericana. Il gioco “palla a terra” è stato annullato da un Uruguay abile nel coprire gli spazi e intasarli, da squadra molto compatta e attenta.

A centrocampo, battaglia persa degli azzurri, spesso in inferiorità numerica. Più dinamici e combattivi i quattro del centrocampo uruguayano che si avvalevano della collaborazione delle due punte, Fernandez e Cavani, generosissimi nei rientri e puntuali nel contrastare il primo difensore italiano che giocava la palla e soprattutto Pirlo quando lo juventino stava per impostare il gioco.

L’Uruguay porta a casa un successo di prestigio che si è concretizzato anche per le due paratissime dell’ex laziale Muslera che ha negato il gol a Pepe (56’) e a Balzaretti (78’).

L’Italia di Prandelli fa un passo indietro. Ha perso il filo del gioco e il possesso-palla ha avuto poca qualità. La squadra ha attaccato inutilmente per più di 80 minuti con azioni monotone. Maggio non veniva mai sfruttato a dovere nelle sue proiezioni offensive. Il gioco sugli esterni passava per Balzaretti che trovava nell’ex juventino Caceres un ostacolo insormontabile.

Nella difficoltà della squadra di far gioco, Balotelli era molto attivo, ma gli è mancata l’invenzione per incidere sul risultato come in Polonia. Sono state sue, comunque, le migliori conclusioni a rete. Almeno sei. Clamorosa la palla-gol del 39’ alzata di testa oltre la traversa. Buona la prestazione di Osvaldo, partito titolare al posto di Pazzini. Gran movimento del romanista e buon l’intesa con Balotelli.

Oltre all’inserimento di Osvaldo per Pazzini, le novità erano due rispetto all’amichevole di quattro giorni prima in Polonia: Maggio per Abate e Balzaretti per Criscito sugli esterni. Nell’Uruguay rimaneva in panchina Suarez, il cannoniere-killer (del Liverpool) che da solo aveva appena abbattuto il Cile con un poker di reti.

La difesa italiana è rimasta imbambolata sul gol. Via libera a Caceres per il cross (dov’era Balzaretti?), poi tre difensori inchiodati in area (Maggio, Chiellini, Ranocchia) mentre Fernandez colpiva indisturbato di piatto (3’).

Nella ripresa, Prandelli con l’inserimento di Pepe (46’ per Montolivo) passava a un più incisivo 4-3-3 con Osvaldo centravanti, Pepe e Balotelli sulle ali.

L’Italia sfoderava dieci minuti di ottimo calcio. Maggio finalmente veniva lanciato sulla sua fascia, Pepe creava movimento, De Rossi veniva più avanti. Muslera salvava su Pepe (56’), Maggio concludeva alto (57’), anche Osvaldo aveva la mira fuori bersaglio (60’).

Il contropiede manovrato dell’Uruguay creava qualche difficoltà alla difesa azzurra, ma Buffon non doveva fare nessuna parata di rilievo. Mentre era ancora protagonista Muslera con un balzo sulla conclusione ravvicinata di Balzaretti (78’).

Ultimi 10 minuti con l’Uruguay senza Alvaro Pereira (81’ espulso, secondo “giallo”) e l’inserimento di Pazzini per Marchisio nel 4-2-4 finale di Prandelli che non portava a niente.

Nervosismo in campo e brutta scena finale per un fallaccio di Chiellini su Cavani e le ingiurie dello juventino all’attaccante del Napoli, una brutta “premessa” per lo scontro di campionato.

Mimmo Carratelli ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio (82’ Pazzini); Montolivo (46’ Pepe); Osvaldo (65’ Matri), Balotelli.

URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Lugano (46’ Coates), Godin, Alvaro Pereira; Maxi Pereira (93’ Scotti), Perez (50’ Eguren), Arevalo Rios, Cristian Rodriguez (83’Alvaro Gonzales); Fernandez (83’ Emiliano Alfaro), Cavani.

ARBITRO: Pereira Gomes (Portogallo).

RETE: 3’ Fernandez.

LA NAZIONALE DI PRANDELLI.

Costa d’Avorio-Italia 1-0

Estonia-Italia 1-2 (Cassano, Bonucci)

Italia-Far Oer 5-0 (Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella, Pirlo).

Irlanda del Nord-Italia 0-0

Italia-Serbia 3-0 (a tavolino)

Romania-Italia 1-1 (autogol)

Germania-Italia 1-1 (Rossi)

Slovenia-Italia 0-1 (Thiago Motta)

Ucraina-Italia 0-2 (Rossi, Matri)

Italia-Estonia 3-0 Rossi, Cassano, Pazzini)

Eire-Italia 2-0

Italia-Spagna 2-1 (Montolivo, Aquilani)

Far Oer-Italia 0-1 (Cassano)

Italia-Slovenia 1-0 (Pazzini)

Serbia-Italia 1-1 (Marchisio)

Italia-Irlanda del Nord 3-0 (Cassano 2, autogol)

Polonia-Italia 0-2 (Balotelli, Pazzini)

Italia-Uruguay 0-1.

18 partite: 11 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte.

Gol: 25-9.

Cannonieri: 6 gol Cassano; 3 gol: Rossi, Pazzini. 1 gol: Aquilani, Balotelli, Bonucci, De Rossi, Gilardino, Marchisio, Matri, Montolivo, Thiaho Motta, Pirlo, Quagliarella.

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