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Fiorentina-Napoli 3-0, pagelle / Incubo diurno. Peggio di Orsato ci sono solo i cori razzisti dei viola

Reina, Insigne e Allan gli unici sopra la sufficienza. Callejon, Mertens e Hamsik i peggiori

Fiorentina-Napoli 3-0, pagelle / Incubo diurno. Peggio di Orsato ci sono solo i cori razzisti dei viola

REINA. Nell’infida terra di Fiorenza muore la speranza e Pepe è l’unico a prendersi la sufficienza insieme con il superbo Allan. Orsato ha certamente falsato il campionato ma il Napoli che scende in campo alle sei della sera è un incubo diurno e tocca a Reina evitare un risultato peggiore e ancora più vergognoso del tre a zero finale – 6

Subito in partita su punizione e anche su respinta. Impreciso nei rilanci di piede, o forse finora ci ha abituati troppo bene. Trapanato dal secondo gol in modo disarmante. Il terzo non conta – 6  

La rovina in difesa

HYSAJ. Oggi nove azzurri su undici sono spenti, indi otto su dieci – forse per effetto della micidiale combinazione psico-calcistica tra la rimonta bianconera e il rosso a KK – e Hysaj è talmente inutile che Sarri avrebbe potuto sostituire lui, abbassando l’imbarazzante Callejon a terzino, al posto di Jorginho – 4,5

Forse la sua peggiore partita negli ultimi mesi. Disattenzione, imprecisione, imbarazzo – 4,5  

Come Sansone senza capelli

ALBIOL. Spento e dannoso. Assiste svogliato al pasticcio di Koulibaly su Simeone e coi minuti si smarrisce sempre di più. Irriconoscibile – 4,5

Come Sansone senza capelli, perde la sua lucidità e la potenza privato del compagno di reparto – 4,5  

22 aprile 2018

KOULIBALY. Da eroe a capro espiatorio ma fino a un certo punto. Ché ieri sera i nerazzurri in dieci hanno ribaltato una partita contro la Juve. La corsa goffa e lenta su Simeone è una somma di cazzate indicibili e purtroppo irreparabili – 3,5

Amerò Kalidou perché il 22 aprile 2018 segnò un gol di testa al 90’ nello Juventus Stadium dopo che i tifosi bianconeri lo avevano deriso per il colore della sua pelle – sv  

MARIO RUI. Ha il merito, per usare un eufemismo cara Ilaria, di fare l’unico tiro in porta che impegna Sportiello, direttamente da angolo. E abbiamo detto tutto. Ma sulla sua fascia i viola dilagano senza pietà – 4,5

Del tutto irriconoscibile – 4,5

Allan vale dieci

ALLAN. Diciamolo come gli ultrà: avremmo voluto in campo dieci Allan. Invece ce n’era uno solo e ci ha commosso fino alle lacrime. Lacrime di tristezza, di rabbia, di rimpianto – 7

Mi sono commossa anche io. Ma senza rimpianti: il campionato del Napoli fin qua è stato straordinario e lo resterà per sempre. La rabbia però è moltissima – 8  

Il Napoli non gira

JORGINHO. La decisione di sostituire Jorginho appartiene alla sfera metafisica e ottusa del sarrismo. Anche perché senza di lui le palle perse aumentano in maniera esponenziale – senza voto

Il Napoli non gira neppure per un secondo e se non gira è perché, dopo Orsato, serviva forse soltanto qualcuno che ne curasse la regia. Quel qualcuno è uscito dopo 8 minuti di gioco – sv

TONELLI. Il primo gol di Simeone nasce quasi per caso e lui resta dormiente, uno capitato lì per caso – 4,5

Non mette nemmeno un piede sul tiro di Simeone, come se aspettasse un intervento salvifico di Reina che però non poteva avvenire (e nemmeno doveva, in quel caso) – 4,5

Il Marek dormiente

HAMSIK. Secondo esempio di sostituzione mancata al posto di Jorginho. Saponara gli rifila pure un tunnel, altri gli fanno il sombrero. Emblematico quello che accade al 33’ del primo tempo: Hamsik perde l’ennesima palla e Albiol deve rimediare duramente, beccandosi un cartellino giallo. Il Capitano, lo diciamo con la morte nel cuore, dovrebbe essere una riservissima. E non da ora – 4

La fotografia della partita di Hamsik sta tutta nel 31’, quando il capitano si addormenta letteralmente con la palla tra i piedi, con il risultato che la perde – 4

ZIELINSKI dal 12’ del secondo tempo. Ci voleva un miracolo nel deserto fiorentino di oggi e Piotr è rimasto un umano impotente – 5

Neppure Piotr è rimasto indenne, dopo Orsato – 5  

Imbarazzo Josè Maria

CALLEJON. Il più assente e imbarazzante di tutti – 4

Inguardabile – 3,5 

MERTENS. Una sola fiammata con un tiraccio debole, da segnalare giusto perché annotata sul taccuino. Nell’Inferno dantesco di Firenze gli tocca un posto d’onore nel girone degli accidiosi – 4

Non avrebbe dovuto scendere nemmeno in campo, per come la vedo io – 4  

MILIK dal 12’ del secondo tempo. Idem come Zielinski – 5

Almeno entra più convinto di Mertens, anche se il risultato non cambia – 5  

Il liscio di Lorenzo

INSIGNE. Poteva dare un po’ di luce in questa notte scesa all’improvviso e imprevista ma non indovina mai una giocata vincente – 5

Al 30’ liscia clamorosamente una palla perfetta, forse la più pericolosa, di certo quella che avrebbe raddrizzato la partita. È suo l’assist pericoloso per Mertens nel secondo tempo, a cui arriva con uno splendido controllo. Il migliore in campo insieme ad Allan, anche se non al suo livello – 6  

Il nostro campionato è vinto

SARRI. Tre considerazioni Ilaria. La prima, di carattere generale come scrive il direttore Gallo: questa squadra va solo applaudita per un secondo posto, a meno di altri clamorosi flop bianconeri, che ricorderemo a lungo. Epperò ci sono due obiezioni che avanziamo umilmente. Dopo la testa matura e d’acciaio di domenica scorsa a Torino, non solo quella di KK, il Napoli evapora nel cervello e nelle gambe senza alcuna via di mezzo: com’è possibile? Basta la spiegazione del combinato disposto tra Orsato e rosso a Koulibaly, senza dimenticare che l’Inter in dieci è stata eroica? Eppoi: chi di titolarissimi colpisce di titolarissimi perisce: in dieci la stanchezza e il pessimo momento di alcuni azzurri (Hamsik, Callejon, Mertens) sono stati un fardello insopportabile. Senza dimenticare la cappellata di sostituire Jorginho – 5

Giudichiamo la prestazione ed ecco allora spiegati i voti che ho dato stasera. Ma se dovessimo guardare oltre, valutare tutto il resto, Fabrizio, non ci sarebbe nemmeno un’insufficienza. Come si può valutare, infatti, l’appannamento dovuto all’ingiustizia, alle follie arbitrali, a tutto ciò che distrugge questo sport bellissimo che si chiama calcio che in Italia perde tutto il suo fascino? Il campionato non è finito, Fabrizio, anche se rimontare risulta difficilissimo, a questo punto. Ma stasera solo dei robot avrebbero potuto giocare lucidamente.

Rabbia? Moltissima. Perché hanno lasciato che Orsato spezzasse loro le gambe e perché qualsiasi squadra dovrebbe avere la possibilità di vincere uno scudetto in modo pulito, unicamente celebrando il calcio, la sportività e la correttezza. Questo, purtroppo, nel campionato italiano, non è dato. Il problema è che se non ci si fa sentire in modo forte – e parlo di De Laurentiis, per esempio, e degli altri allenatori – difficilmente cambieranno le cose. Ma Dio è grande e il Karma pure. Almeno finché la matematica non dirà che non c’è più nulla da fare, caro Fabrizio, continuerò a sperare. Domenica c’è solo da andare allo stadio e cantare dal primo minuto all’ultimo, e pure festeggiare.

Io festeggerei anche il 20, figurati, comunque vada. Il campionato così non è campionato, non il mio. Per me il campionato è finito domenica scorsa con il gol di Koulibaly allo Stadium. Al 90’, dopo i cori razzisti. Gli stessi che oggi sono stati intonati dai viola a Firenze, gli stessi viola che, per inciso, non hanno vinto niente – 5

ARBITRO MAZZOLENI. Parlare di arbitri dopo Orsato è nauseante. E lui merita un brutto voto a prescindere – 5

Ha applicato il regolamento, tutto qui – 6

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