Il giornalista sotto accusa per l’intervista a De Laurentiis. Tanti i cori contro di lui. Il clima si è fatto pesante, forse è il caso che qualcuno si fermi a riflettere. Soprattutto chi aderisce sempre meno silenziosamente al clima ostile
Un clima sempre più insopportabile
L’intimidazione subita oggi dal giornalista Carlo Alvino all’esterno dello stadio San Paolo mentre stava conducendo in diretta un servizio per Tv Luna dovrebbe far riflettere. Un episodio da condannare, questo è il minimo. Va aperta una riflessione, prima che sia troppo tardi. Soprattutto da quella parte della città che non è certo appartenente ai gruppi ultras, ma che ormai da anni fiancheggia sempre meno silenziosamente questa contestazione assurda nei confronti di Aurelio De Laurentiis.
C’è un clima che sta diventando sempre più insopportabile e più insostenibile. Oggi allo stadio dalle curve ogni dieci minuti sono partiti cori contro il presidente del Napoli. Si fa molta fatica a trovare un tifoso “illustre”, diciamo noto, che spenda parole positive nei confronti di De Laurentiis. Ultimamente le abbiamo ascoltato da Giuseppe Borrelli procuratore e coordinatore del pool anticamorra di Napoli. Ma è un fiore nel deserto.
Il clima contro il presidente
Il papponismo – fenomeno di cui sul Napolista vi parliamo incessantemente da tempo – giganteggia non soltanto tra gli ultras. Anzi. Tanti sono i tifosi illustri che cavalcano il clima contro il presidente del Napoli reo non si capisce di cosa. Il clima si è fatto pesante. Da tempo. E oggi l’intimidazione a Carlo Alvino, cui è stato reso impossibile proseguire lo svolgimento del proprio lavoro, è soltanto il segnale più eclatante. Forse (forse si fa per dire) non è piaciuta l’intervista del giornalista al presidente De Laurentiis. Siamo a questo ormai. Anche il Napolista è costantemente diffamato e infamato solo perché si ostina a considerare positivamente – molto positivamente – la presidenza De Laurentiis.
È il caso che qualcuno si fermi a riflettere su quel che sta avvenendo. Sul clima di follia con cui ci stiamo quasi abituando a convivere. Sull’adesione intellettuale al papponismo salvo – per alcuni, nemmeno per tutti – tirarsi indietro al momento della violenza. Non entriamo nemmeno nel merito della difesa – siamo a questo, la difesa – della società calcio Napoli, altrimenti avalleremmo la violenza in caso di risultati negativi. Diciamo, per l’ennesima volta, che siamo su una china pericolosa e invitiamo a smettere di soffiare su questo vento. Non immaginiamo dove ci possa condurre. Oggi ne abbiamo avuto un triste e schifoso assaggio.