A Napoli piove. Lo scrive Trapani sul Napolista. Lo scrive Ilaria su facebook. Io non lo so, sto a Roma. Percepisco tensione, la avverto anche guardando il Tevere. Ma io lo so che stasera noi ci saremo. Che nessuno sta sottovalutando questo match. Che lo giocheremo con la testa e con il cuore. Magari sotto la pioggia, su un campo forse difficile, non so. È lì, nel fango, che emerge il carattere. Anche se oggi il manto erboso del San Paolo è splendido, non come un tempo quando si trasformava in acquitrino con la mitica segatura in area di rigore.
Stasera il Napoli farà sapere a tutti che c’è. E si prepara al grande match di martedì, quello che potrebbe certificare che siamo tra le sedici formazioni più forti d’Europa. Una roba che fa venire i brividi al solo pensarlo. Due partite uniche: stasera fondamentale, mercoledì (grazie a D’Alterio per la correzione) storica. E se stendiamo il Lecce, come immagino, poi faremo altrettanto a Villarreal. Non aspettiamoci sfracelli da Pandev. È stanco, tutti gli occhi saranno puntati su di lui. Ma da tutti gli altri sì. Il Napoli stasera farà sentire il suo ruggito. Lo sento da qui. Lungotevere di Roma, a voi studio.
Massimiliano Gallo
Dal Lungotevere sento il ruggito del Napoli
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