Quattro gol al Lecce (doppietta di Cavani) e buon viaggio per il Madrigal, mercoledì sera contro il Villarreal per proseguire in Champions. Il Napoli torna a vincere (4-2) dopo quattro turni (tre pareggi), si risolleva in classifica e il Matador riprende a segnare alla sua maniera. Abbondante. Sono già 7 i suoi gol in campionato.
Mazzarri sfodera un 4-3-3 contro il “muro” pugliese (cinque difensori). Ripresenta la difesa della delusione sul campo del Chievo (Fernandez, Aronica, Fideleff), trattiene in panchina tre titolarissimi (Hamsik, Gargano e Campagnaro), conferma Pandev nel tridente con Cavani e Lavezzi. Il Napoli accusa qualche difficoltà a centrocampo con Inler e Dzemaili. Corrono sulle fasce Maggio e Dossena.
Il Lecce, ultimo in classifica, resiste una ventina di minuti, poi Lavezzi con una superba azione individuale sfonda a sinistra e sblocca il risultato. Sette minuti dopo raddoppia Cavani e il gioco è fatto. Il Napoli con Dzemaili e Inler è in inferiorità numerica a centrocampo, ma quando si distende in attacco manda in crisi la difesa leccese. Dzemaili segna il terzo gol e il bottino è ampio e rassicurante alla fine del primo tempo (3-0).
Nella ripresa, il Lecce rialza la testa. Fa girare la palla, gioca nella metà campo del Napoli, va in gol con Muriel, ma Cavani col secondo gol personale fissa il 4-1 scalfito nel recupero di Corvia (92’). E’ 4-2 rotondo e beneaugurante.
Il Napoli è stato micidiale nel primo tempo. Lavezzi devastante, Pandev magnificamente in partita (suo l’assist del raddoppio), Maggio e Dossena bene sulle fasce, difesa per la seconda volta inedita ma senza affanni. Nella ripresa, il Napoli ha rifiatato pensando al Villarreal. Il Lecce riprendeva il dominio del centrocampo, inserendo Obodo e Corvia per una maggiore pressione offensiva, ma Mazzarri correva ai ripari. Per sostenere il centrocampo in difficoltà, prima impiegava Gargano (per Pandev) davanti alla difesa, poi Hamsik per Inler. Accelerando a tratti, il Napoli metteva sempre in ansia il Lecce costruendo sei occasioni da gol e andando ancora a segno con Cavani. Due palle-gol se le costruiva Lavezzi, irrefrenabile sino alla fine, ma le batteva oltre la traversa.
Lecce schierato con un 5-4-1. Sembra in difficoltà il Napoli a centrocampo dove i pugliesi sono in superiorità numerica mentre Inler e Dzemaili tardano ad entrare in partita. Le punte azzurre non rientrano. Il Lecce viene avanti anche con quattro, cinque uomini. E’ un Lecce animoso, ma il Napoli sale di giri col passare dei minuti. In attacco Pandev e Lavezzi larghi sugli esterni, Cavani al centro. Pandev è subito in partita e Lavezzi a sinistra è un martirio per la difesa leccese che tenta di bloccare il Pocho con Oddo, Cuadrado e Strasser in ripiegamento.
Quando il Napoli attacca lo fa sempre pericolosamente. Pandev e Cavani si cercano. Lavezzi ingrana la quinta. Finte e contro-finte a sinistra, piantato Cuadrado, evitato Oddo e palla tra palo e portiere (26’). Super-azione individuale per l’1-0. Il Pocho al secondo gol in campionato.
Napoli in vantaggio, partita in discesa. Benassi salva due volte sulla linea in un mucchio di giocatori e tocchi di Pandev che non vanno in gol per le prodezze del portiere (29’). Gli azzurri filano che è un piacere. Pandev azzecca un passaggio filtrante per Cavani che insacca sull’uscita di Benassi (33’). Il Lecce tenta qualche azione di alleggerimento col movimento in avanti di Muriel e Pasquato. Ma ogni attacco del Napoli manda in crisi la difesa leccese. Lavezzi crossa per Dossena che non ci arriva di testa (35’). Poi assist del Pocho per Pandev che conclude centralmente, parato (37’). E ancora un lancio di Lavezzi per Maggio che, solo in area, viene chiuso dal portiere (40’). Inevitabile il terzo gol. Cross di Maggio, rinvio della difesa, Dzemaili insacca dal limite (41’). Primo gol per il centrocampista svizzero. Napoli in carrozza.
Ripresa. Obodo per Esposito e Corvia per Grossmuller. Il Lecce si riversa in avanti. Il Napoli non pressa più e abbassa il ritmo. Si concede una pausa. Lo sveglia il gol di Muriel (54’) sfuggito ad Aronica battendo De Sanctis in uscita. E’ un fuoco di paglia. Mazzarri rinforza il centrocampo (60’ Gargano per Pandev, 66’ Hamsik per Inler). Cuadrado punge sulla destra, ma Dossena tiene. Dentro Bertolacci per Pasquato (71’) ed è un brutto cliente per Aronica. C’è posto per Grava (75’ sostituendo Fideleff). Lavezzi continua a schizzare a destra e a sinistra. Sull’assist di Hamsik entra in area, vuole il secondo gol personale a tutti i costi, ma conclude alto (78’). Il Pocho è irresistibile. Va in fuga a sinistra sull’invito di Hamsik e crossa basso per Cavani che tocca in rete a porta vuota (81’). Difesa del Lecce, portiere compreso, risucchiata dall’inserimento di Lavezzi. E’ 4-1. Ma Lavezzi vuole di più. Vuole il secondo gol. Va via a due difensori, ma batte ancora alto (83’).
L’arbitro espelle Di Francesco, Mazzarri abbraccia consolandolo il tecnico leccese. Nessuno bada più alla partita quando Corvia segna con una spalla (92’) su un cross da destra. Tutti con la testa alla Champions.
Mimmo Carratelli