Un fenomeno dal Cile il ventiduenne Eduardo Vargas, ala destra e seconda punta dell’Universidad che ha appena vinto la Coppa sudamericana grazie agli 11 gol del ragazzo di Santiago, tre nella doppia finale contro Quito, decisivo nell’andata in trasferta (1-0), una “doppietta” nel ritorno (3-0). E la “doppietta” sul campo del Flamengo di Ronaldinho (3-0). Capocannoniere con 16 gol nel campionato cileno.
Preso dal Napoli per 11 milioni di euro (o 19 milioni?), un milione e mezzo a stagione per cinque anni al giocatore. Un affare, bruciando la concorrenza di Chelsea, Zenit e Juventus. Si dice: è il nuovo Alexis Sanchez, il fenomeno appena passato dall’Udinese al Barcellona.
Volesse san Gennaro che fosse così. Vargas gioca nella squadra che ha dato al campionato italiano Asprilla, Marcelo Salas (Lazio e Juventus), David Pizarro (Roma), Mauricio Pinilla (Palermo). Una miniera di assi.
La selezione dei gol di Vargas sul web è da capogiro. Scarta, punta, tira. Uno spot formidabile. Destreza, velocidad, habilidad goleadora. Ce n’è per sognare. Al Napoli arriverà in gennaio. Per stupire. Ma al posto di chi? Ecco il problema.
Chi esce per fare posto a questo saettante ragazzo cileno? Fioccano le definizioni immaginifiche. Edu Vargas è TurboMan, Varguitas, El Genio Azul, La Joya. Il suo desiderio era giocare in Europa, al centro del mondo del calcio. Emulo di Sanchez e Lavezzi. Passato da centrocampista ad attaccante facendo strage di portieri.
Migliore attaccante del campionato cileno e giocatore più popolare dalle Ande al Pacifico. Delizia e segna. Dribbla e sfonda. Felice di giocare nella squadra di Maradona, dice.
Riecco il problema. A chi soffierà il posto? Perché uno come Edu Vargas, così come è stato confezionato dalla fresca leggenda cilena, non può essere destinato a fare anticamera.
Grattacapo per Mazzarri. Vargas a destra, Lavezzi a sinistra, Cavani al centro per un Napoli di meraviglia. Chi retrocede in panchina? Ah, saperlo. Fuori un centrocampista? Impossibile. Vargas deve inserirsi negli schemi collaudatissimi di Mazzarri. Un giocatore per staffette di sogno? Ha 22 anni e può aspettare. Possiamo aspettare noi se questo fenomeno cileno è quello che si è visto in tv e sul web?
Lo spogliatoio, il gruppo, il clan dei sudamericani ne soffrirà? Vargas rompe gli equilibri? Potrà giocare in Champions? Per il momento, più interrogativi che gol. Ma il Napoli è stato grande nell’avvio e nella conclusione dell’operazione. E Vargas vibra di gioia. “Vado in un grande club” dice. Ecco il risultato tangibile del Napoli terzo in campionato e in piena corsa nella Champions. E’ tornato il club che attira i grandi giocatori.
MIMMO CARRATELLI