Hugo Lloris conferma lo splendido periodo di forma già visto ai Mondiali, Strinic è l’anello debole della Croazia finalista.
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Perisic (Croazia) – Fenomenale, spacca letteralmente in due il match contro l’Inghilterra. Segna un gran goal in acrobazia e colpisce un palo. Serve un delizioso assist a Mandzukic. È l’uomo-partita, e la Croazia giocherà la finale dei Mondiali. Che vogliamo di più?
Lloris (Francia) – Un signor portiere. Come contro l’Uruguay, deve compiere una sola, vera parata. Ma è una parata che salva il risultato. Fantastico il volo su Alderweireld nel primo tempo.
Vrsaljko (Croazia) – Partita da giocatore totale per il terzino dell’Atletico Madrid. Suo l’assist per il pareggio di Perisic, suo il salvataggio sulla linea di porta sul colpo di testa, a colpo sicuro, di Stones.
Flop
Dembélé (Belgio) – Lento, scontato, svogliato. Porta sempre palla più del dovuto, la perde spesso e volentieri. Commette molti falli. Al minuto 60 il suo allenatore lo sostituisce, preso dalla disperazione.
Strinic (Croazia) – Anello debole della difesa della Croazia. D’altronde l’esterno inglese Trippier gli procura continue emicranie e il neo milanista va nel pallone, sbagliando ogni singola decisione.
Kane (Inghilterra) – Consueto punto di riferimento in avanti, stavolta non riesce nel prezioso lavoro di sponda. Eccessivamente lento e macchinoso al momento di concludere in porta, così l’Inghilterra va fuori dai Mondiali dopo aver cullato il grande sogno.